Come si gioca a Creare un Erbario: guida facile per principianti

Creare un erbario è davvero un passatempo divertente, perfetto per chi ama stare all’aria aperta e curiosare tra le piante. Giocando con foglie e fiori, si finisce per imparare a riconoscere le specie e raccogliere un sacco di informazioni utili senza nemmeno accorgersene.

Questo modo pratico e creativo ci fa vedere la natura con occhi nuovi. E sì, ci aiuta a capirla meglio, anche se a volte sembra complicata.

Una persona che crea un erbario, disponendo piante pressate su un foglio con strumenti botanici su un tavolo.

Mentre si lavora all’erbario, si allena la manualità e si scatena la fantasia. C’è sempre qualche dettaglio curioso da notare nelle forme delle foglie o nei colori dei fiori.

Raccogliere, catalogare e conservare piante diventa quasi un gioco. Alla fine, si crea una collezione unica da mostrare con un certo orgoglio.

Numero di Giocatori Livello di difficoltà Materiali Durata
1 – 5 Facile Fogli, cartoncino, nastro adesivo, piante 30-60 minuti

Cosa Serve per Creare un Erbario

Persona che raccoglie e organizza piante per creare un erbario, con strumenti e fogli per pressare e catalogare le piante.

Per iniziare, servono gli strumenti giusti e un po’ di voglia di esplorare. Ogni passaggio, dalla scelta dei materiali alle piante raccolte, aggiunge un tocco personale alle schede e alle illustrazioni.

Materiali Essenziali

Bastano pochi strumenti, ma sono fondamentali:

  • Forbici o coltellino per tagliare foglie e fiori con precisione.
  • Guanti resistenti (fidatevi: le spine non sono simpatiche).
  • Una paletta per staccare le piantine dal terreno senza fare danni.
  • Un cestino o un contenitore per portare a casa le piante in sicurezza.
  • Fogli di carta (meglio se riciclati) su cui premere ed essiccare i campioni.
  • Cartoncini per copertine e per separare le schede.
  • Nastro adesivo trasparente o colla per fissare le piante ai fogli.
  • Un taccuino dove annotare tutto: nome, luogo, data e dettagli.
  • Matite o pennarelli per aggiungere disegni e note.

Qui una tabella riassuntiva che può tornare utile:

Strumento Utilità
Forbici/coltellino Raccogliere i campioni
Guanti Proteggere le mani
Fogli di carta/cartoncino Essiccare e conservare le piante
Taccuino Schede tecniche, descrizioni
Colori Illustrazioni

Scelta del Luogo di Raccolta

La scelta del posto conta parecchio. Si può restare in giardino, andare in un bosco o esplorare un prato.

Ogni luogo regala piante diverse, alcune anche piuttosto rare.

Se si cercano specie particolari, meglio puntare su zone dove crescono piante spontanee o “vagabonde”. Sono quelle che non si trovano in negozio e danno un tocco speciale all’erbario.

Conviene raccogliere solo pochi esemplari e mai danneggiare l’ambiente. Meglio optare per piante sane, senza segni di malattia, così le schede saranno più precise e belle da vedere.

Non dimentichiamo mai di segnare luogo, data e condizioni della raccolta sul taccuino. È un dettaglio che rende l’erbario molto più completo e interessante.

Come Raccogliere e Preparare le Piante

Una persona raccoglie piante all'aperto e le prepara su un tavolo con strumenti per creare un erbario.

Per un erbario che si rispetti, bisogna saper raccogliere i campioni giusti e mantenerli in buone condizioni. Serve un po’ di attenzione, ma dopo un po’ diventa automatico.

Raccolta di Fiori, Foglie e Cortecce

Prima di uscire, meglio preparare forbici, guanti e un cestino o una borsa di stoffa. Le forbici servono per tagliare senza strappare, mentre i guanti proteggono da spine e resine appiccicose.

Quando si osservano le piante, scegliamo solo quelle sane e senza danni visibili. Per fiori, steli o rami con foglie, si taglia vicino alla base, cercando di non rovinare la pianta madre.

Per le cortecce, meglio limitarsi a piccoli pezzi già caduti o prelevarne un po’ senza ferire l’albero. Non serve esagerare.

Segnare luogo e data sul taccuino è sempre una buona idea. Così si ricorda dove si è trovato ogni campione e, volendo, si può approfondire la botanica senza fatica.

Tecniche di Essiccazione e Conservazione

Dopo la raccolta, bisogna essiccare i campioni. Il metodo più semplice? Mettere fiori e foglie tra due fogli di carta assorbente, infilati in un libro spesso.

Si possono aggiungere altri libri sopra per schiacciare meglio. Ogni due giorni, cambiare la carta aiuta a evitare muffe e a mantenere i colori vivaci.

La corteccia, invece, di solito si lascia asciugare all’aria, senza bisogno di pressarla. Una volta essiccati, si incollano i pezzi sui fogli e si aggiungono tutte le informazioni raccolte.

Per conservare l’erbario, meglio usare cartelle o raccoglitori. Bisogna tenerli lontani dall’umidità e dalla luce diretta, così il lavoro durerà nel tempo.

Qualche bustina di gel di silice o un po’ di sale può aiutare a tenere lontana l’umidità. Non è obbligatorio, ma può fare la differenza.

Come Creare le Schede dell’Erbario

Mani che preparano schede di erbario con foglie e fiori pressati su un tavolo con strumenti botanici e libri sullo sfondo.

Quando si prepara una scheda dell’erbario, ci si può anche divertire con la classificazione e magari inventare qualche piccolo gioco botanico. Le schede aiutano a studiare e fanno osservare meglio ciò che ci circonda.

Classificazione delle Piante

Per ogni pianta raccolta serve una scheda tecnica. Qui si scrivono il nome scientifico, quello comune e la famiglia.

Una tabella come questa può aiutare a tenere tutto in ordine:

Nome Comune Nome Scientifico Famiglia Luogo di Raccolta
Tarassaco Taraxacum officinale Asteraceae Prato vicino scuola

Accanto ai dati, si possono aggiungere disegni o foto della pianta. Aiuta a riconoscerle subito, anche dopo mesi.

Si può anche disegnare le foglie, i fiori e i semi, usando colori il più possibile realistici. Non serve essere artisti, basta provarci.

Per ogni pianta, non dimentichiamo la data di raccolta e chi l’ha trovata. Se si lavora in gruppo o in classe, magari si può inserire anche il nome di una mascotte, tipo la volpe Bettina.

Scrivere il Racconto della Scoperta

Nella scheda, vale la pena lasciare uno spazio per il racconto di come si è scoperta la pianta. Dove eravamo? Che tempo faceva? Chi era con noi?

Queste piccole storie rendono ogni erbario unico e personale. Si può aggiungere come ci siamo sentiti: eravamo sorpresi, curiosi, magari un po’ spaesati?

Annotare dettagli buffi o curiosi, tipo se la pianta profumava o se c’era una coccinella nei paraggi, aiuta a ricordare meglio il momento.

Così, lo studio della natura diventa anche una piccola avventura da raccontare. E, sinceramente, è la parte più bella.

Giochi e Quiz Botanici

Per rendere la creazione delle schede un po’ più divertente, proviamo ad aggiungere giochi o quiz botanici alla fine di ogni scheda.

Possiamo inventare domande tipo: “Qual è il nome della famiglia di questa pianta?” oppure “A cosa serve questa pianta nella natura?” Semplice, no?

A volte possiamo usare piccoli enigmi o indovinelli sulle parti della pianta o sulle sue proprietà.

Ogni volta che risolviamo un quiz, segniamo il punteggio su un foglio. Magari facciamo anche una gara tra gruppi della classe, dipende da come ci gira.

Se abbiamo una mascotte, tipo la volpe Bettina, la possiamo includere nei quiz come personaggio che fa le domande.

Così imparare diventa subito più coinvolgente. I giochi e i quiz aiutano a ricordare meglio, e ripassare la materia sembra quasi un passatempo.