Samsung si prepara a lanciare il suo prossimo smartphone di punta, il Galaxy S26 Ultra, un dispositivo che, secondo le più recenti indiscrezioni, non porterà una rivoluzione radicale nella capacità della batteria ma punterà su un’evoluzione più sottile e raffinata, con miglioramenti mirati soprattutto alla densità energetica e alla ricarica rapida.
Galaxy S26 Ultra: un design più sottile grazie alla densità energetica migliorata
Le ultime informazioni confermate da fonti affidabili come GalaxyClub e il noto leaker IceUniverse indicano che, contrariamente alle aspettative di un incremento significativo della capacità della batteria, Samsung manterrà la stessa capacità da 5.000 mAh che caratterizza la sua linea Ultra fin dal 2020 con il Galaxy S20 Ultra. Tuttavia, la vera novità risiede nell’aumento della densità energetica della batteria, un progresso che consentirà di occupare meno spazio all’interno del telefono pur mantenendo invariata l’autonomia.
Questa scelta strategica permetterà a Samsung di realizzare uno smartphone ancora più sottile e leggero, con uno spessore stimato di soli 6,9 mm, un dato che rappresenta un importante traguardo nel design dei dispositivi di fascia alta. Già con il Galaxy S25 Edge, la casa coreana aveva mostrato la volontà di spingere verso dispositivi ultrasottili, e con il Galaxy S26 Ultra questa tendenza sarà ulteriormente confermata grazie all’ottimizzazione della batteria.

Se la capacità nominale della batteria non subirà variazioni rilevanti, altrettanto non si può dire per la tecnologia di ricarica. Samsung starebbe valutando di incrementare la potenza di ricarica dai 45W attuali a valori potenzialmente superiori, con voci che indicano una possibile soglia di 65W. Questa evoluzione rappresenterebbe un passo avanti significativo per il produttore coreano, che finora ha mantenuto un approccio più prudente rispetto alla concorrenza asiatica.
I competitor come Xiaomi, Oppo e OnePlus hanno già adottato sistemi di ricarica ultra-rapida che superano i 100W, offrendo tempi di ricarica estremamente ridotti. Samsung, tuttavia, sembra intenzionata a mantenere un equilibrio tra velocità e sicurezza, evitando di spingersi troppo oltre per non rischiare problemi legati al surriscaldamento o alla durata della batteria.
Nel panorama globale degli smartphone, la corsa alla capacità della batteria ha visto brand cinesi spingersi oltre i 6.000 mAh, sfruttando nuove tecnologie di materiali come il silicio-carbonio e avanzate tecniche di impilamento per aumentare la densità energetica senza aumentare lo spessore dei dispositivi. Samsung, invece, preferisce un approccio più conservativo, che punta sulla qualità, sull’affidabilità e sull’ottimizzazione complessiva del sistema.
Questa strategia trova riscontro anche nel comportamento di altri grandi player del mercato occidentale, come Apple e Google, che non inseguono numeri elevati di milliampere ma puntano su una perfetta integrazione tra hardware e software per migliorare l’autonomia e l’efficienza energetica.
Il mantenimento della batteria da 5.000 mAh, dunque, si inserisce in una visione di lungo termine che privilegia la sicurezza e la stabilità del dispositivo, evitando i problemi del passato legati a tentativi troppo azzardati di aumentare la capacità senza adeguate garanzie.
Chi si aspettava un salto generazionale nel comparto batteria del Galaxy S26 Ultra dovrà quindi rivedere le proprie aspettative. Samsung sembra orientata a proporre un’evoluzione più “invisibile”, concentrata su miglioramenti interni piuttosto che su cambiamenti sostanziali nella capacità. La vera innovazione potrebbe risiedere nella combinazione tra una batteria più compatta e un sistema di ricarica più efficiente, che insieme potrebbero migliorare l’esperienza d’uso senza compromettere il design elegante e sottile del dispositivo.