Capolavori fantasma: i titoli PS4 che avremmo voluto giocare ma non sono mai usciti

Dietro le quinte di questa generazione si nascondono storie di titoli promettenti, scontri creativi e difficoltà produttive.

L’era della PlayStation 4 ha consegnato al mondo videoludico capolavori indimenticabili, ma è stata anche teatro di numerosi progetti ambiziosi che non hanno mai visto la luce. Dietro le quinte di questa generazione si nascondono storie di titoli promettenti, scontri creativi e difficoltà produttive che hanno trasformato potenziali successi in semplici leggende urbane del gaming. Ecco un approfondimento sui migliori giochi PS4 che però non sono mai usciti, opere rimaste solo un sogno per milioni di fan.

Progetti iconici mai realizzati: un viaggio tra rimpianti e misteri

Silent Hills rappresenta uno dei casi più emblematici di questa lista. Nel 2014, il teaser interattivo P.T. sconvolse l’universo horror con la sua atmosfera claustrofobica e una trama avvolta nel mistero. Il coinvolgimento di figure di spicco come Hideo Kojima, Guillermo del Toro e Norman Reedus accese l’entusiasmo generale, ma nel 2015 la rottura tra Kojima e Konami segnò la cancellazione definitiva del progetto. P.T. è diventato così un oggetto di culto digitale, un “reperto” introvabile che testimonia un’ipotetica rivoluzione nel genere horror mai realizzata.

Un altro titolo che ha alimentato le speranze dei videogiocatori è stato Star Wars 1313, concepito da LucasArts come un’avventura noir nel sottobosco criminale di Coruscant con protagonista un giovane Boba Fett. L’ambientazione cupa e il tono maturo promettevano un approccio narrativo innovativo all’universo di George Lucas. Tuttavia, l’acquisizione Disney e la conseguente ristrutturazione della casa di sviluppo nel 2013 portarono all’interruzione del progetto, che oggi resta un episodio di “what if” irrisolto nella storia delle licenze Star Wars.

Il fascino di Little Devil Inside risiede nella sua estetica unica e nella creatività del team Neostream Interactive, che dal 2014 cerca di coniugare action-adventure, sopravvivenza e humor surreale in un mondo vibrante. Nonostante l’uso di tecnologie moderne come Unreal Engine 5 e diversi rinvii, il gioco non si è mai concretizzato su PS4, spostando gradualmente il focus verso piattaforme più attuali come PC e console di nuova generazione. Il risultato è un simbolo di una generazione che non è riuscita a vederlo nascere.

Tra i casi di sviluppo più travagliato c’è senza dubbio Beyond Good and Evil 2, titolo Ubisoft annunciato a più riprese tra il 2008 e il 2017. L’idea di un prequel con mondi esplorabili e libertà totale sembrava destinata a rivoluzionare il franchise, ma l’ambizione smisurata, unita a tragedie interne come la perdita del direttore creativo Emile Morel, ha trasformato il progetto in un’odissea infinita. Ubisoft continua a dichiarare che il gioco è “vivo”, sebbene non vi siano elementi concreti per prevederne l’arrivo su PS4, rendendolo quasi una leggenda metropolitana del settore.

Il seguito di uno dei titoli narrativi più amati, The Wolf Among Us 2, ha subito un destino simile. Dopo il fallimento di Telltale Games nel 2018, il gioco fu riannunciato nel 2019 con un rinnovamento grafico e un motore moderno, ma da allora il silenzio è predominante. L’uso di Unreal Engine 5 ha complicato ulteriormente la possibilità di una release su PS4, lasciando i fan con il timore che la saga di Bigby Wolf rimanga incompiuta, intrappolata in un limbo produttivo.

Un caso emblematico è anche quello di Agent, thriller di spionaggio annunciato da Rockstar nel 2007 come esclusiva per PS3. Dopo anni di totale assenza di aggiornamenti e rumors, nel 2018 la conferma ufficiale della cancellazione ha chiuso definitivamente la porta a una potenziale rivoluzione del genere open world applicata al mondo delle spie. Nel 2025, Dan Houser ha riconosciuto che il concept originale non era compatibile con l’evoluzione dei videogiochi Rockstar, segnando così la fine di un progetto che avrebbe potuto diventare un “GTA delle spie”.

Un altro esempio è il multiplayer standalone di The Last of Us, annunciato come evoluzione della modalità Factions del primo capitolo. L’idea di un’esperienza live-service con elementi survival era molto attesa dagli appassionati, ma dopo anni di sviluppo travagliato e l’instabilità del mercato dei servizi online, Naughty Dog ha cancellato il progetto nel 2023. Per PS4, resta dunque solo il ricordo della modalità originale del 2014, senza un degno erede.

Deep Down, presentato da Capcom nel 2013 con un trailer che prometteva dungeon generativi, combattimenti contro mostri colossali e cooperativa fino a quattro giocatori, si è perso nel tempo. Il motore Panta Rhei e le ambizioni elevate non sono bastati a mantenere vivo il progetto, che si è progressivamente spento senza annunci ufficiali, diventando un esempio dei sogni infranti della generazione PS4.