Giocare a Figure con l’Elastico, chiamato anche Ripiglino o Cat’s Cradle, è uno di quei passatempi che ci riporta subito alle vecchie tradizioni italiane.
Serve solo un filo chiuso ad anello e almeno due persone pronte a mettersi in gioco con le dita.
Non c’è davvero bisogno di esperienza, e va benissimo sia per bambini che per adulti che cercano un momento di relax.
Onestamente, è uno di quei giochi semplici che funzionano sempre quando si vuole passare un po’ di tempo insieme.

Le regole sono facili e si possono inventare figure nuove ogni volta.
Perfetto per stare in compagnia, magari sfidando amici o parenti a chi riesce a creare la forma più strana.
Basta imparare le mosse base e si può giocare ovunque, senza spendere soldi o usare tecnologia.
Numero di Giocatori | Livello di difficoltà | Materiali | Durata |
---|---|---|---|
2 (minimo), 4 (massimo consigliato) | Facile | 1 elastico o spago ad anello | 10-20 minuti |
Cos’è il Gioco del Figure con l’Elastico

Il gioco delle Figure con l’Elastico, spesso chiamato “Cat’s Cradle”, è un passatempo antico che mette alla prova la coordinazione e la fantasia.
Si usa un elastico o un semplice filo per creare forme, passandole da una persona all’altra.
Origini e Storia
Le origini di questo gioco sono davvero antiche.
Non appartiene solo a una cultura, ma sembra sia nato in posti diversi e in epoche diverse.
Alcuni dicono che esistesse già migliaia di anni fa, tra popolazioni dell’Asia, dell’Africa e delle Americhe.
Le persone usavano fili di lana, corde o elastici fatti a mano, e ogni zona inventava le sue figure particolari.
Col tempo, queste tradizioni si sono tramandate tra generazioni.
Proprio la sua semplicità ha permesso al gioco di diffondersi ovunque, anche tra popoli lontani.
Diffusione Culturale
Questo gioco si trova in tantissime culture, ognuna con il suo nome e le sue regole.
In Italia lo chiamiamo “Ripiglino” o “Culla del gatto”, mentre in inglese è noto come “Cat’s Cradle”.
In Giappone si chiama “Ayatori”.
Ci sono versioni con piccole varianti, ma l’idea resta sempre quella: intrecciare un elastico tra le dita e vedere chi riesce a proseguire la sequenza.
Significato del Nome
Il nome italiano “gioco dell’elastico” mette in evidenza il materiale principale.
Altri nomi, come “Culla del Gatto”, si riferiscono alle forme che si creano, simili a una culla o alle zampe di un gatto.
Anche il termine inglese “Cat’s Cradle” è molto usato, e spesso compare nei dizionari con note sulle origini.
Ogni zona o famiglia può avere la sua versione del nome, il che fa capire quanto questo gioco sia entrato nella vita quotidiana di tante persone.
Come Si Gioca a Figure con l’Elastico

Giocare con l’elastico, detto anche “Cat’s Cradle” o “Ripiglino”, permette di creare figure solo con le mani e un elastico.
È un gioco che aiuta la coordinazione e si può fare praticamente ovunque.
Regole di Base
Per iniziare servono almeno due persone e un elastico chiuso a cerchio.
A turno, ognuno muove l’elastico per creare nuove figure.
Le mani fanno tutto il lavoro, seguendo sequenze di movimenti piuttosto precisi.
Se la figura non viene bene, si riparte da capo.
Non si deve mai lasciare cadere l’elastico o saltare i passaggi.
Serve un po’ di calma e attenzione alle mosse degli altri.
Meglio controllare la figura tra un passaggio e l’altro: se è giusta, si va avanti, altrimenti si ricomincia.
Materiali Necessari
Qui basta davvero poco: un elastico resistente, meglio se fatto con un cordoncino o una fettuccia elastica chiusa ad anello.
Un materiale morbido è l’ideale, così non fa male alle dita.
Ecco una piccola tabella dei materiali più usati:
Materiale | Vantaggi | Svantaggi |
---|---|---|
Elastico in tessuto | Morbido, resistente | Si può allentare |
Cordoncino di lana | Facile da trovare | Può spezzarsi |
Fettuccia elastica | Elastico e comodo | Può stringere |
Immagini e video tutorial sono utilissimi, soprattutto per chi comincia da zero.
Non servono altri accessori: solo l’elastico e le mani.
Metodologia di Gioco
Prima di iniziare, è meglio allungare le mani e sistemare l’elastico tra i palmi.
Verbi come “prendi”, “gira”, “allunga” e “tira” aiutano a ricordare i movimenti.
Il primo giocatore crea una figura base, di solito la “Culla”, infilando le dita nell’elastico e modificandone la forma.
Il secondo prende la figura usando le proprie dita, seguendo una sequenza precisa.
Poi si va avanti a turno, cambiando e intrecciando le forme.
Serve un po’ di sensibilità nelle dita per non far cadere tutto.
Fare pratica aiuta parecchio.
Guardare qualche video online può chiarire i dubbi sui movimenti.
Come Creare le Figure
Per creare le figure bisogna seguire sequenze di passaggi, controllando ogni volta se la forma è venuta bene.
Ogni figura ha un nome, tipo “Culla del gatto” o “Stella”.
Ecco un esempio per la “Culla”:
- Allarga l’anello elastico tra le mani.
- Usa i medi per prendere il filo opposto.
- Tira e solleva il filo per formare la figura.
Si trovano tanti schemi e tutorial in giro, anche con immagini.
Meglio partire da modelli semplici e poi, con un po’ di pratica, provare quelli più difficili.
Se si sbaglia, nessun problema: si ricomincia e si migliora col tempo.
Varianti, Curiosità e Interpretazioni

Di versioni di questo gioco ce ne sono davvero tante, e cambiano da una cultura all’altra.
Alcune figure hanno significati profondi e sono legate a simboli o storie antiche.
Le Varianti Regionali
In Italia, si sente chiamare anche “ripiglino” o “rete da pesca”, soprattutto vicino al mare.
Nelle scuole di Salò o sulla costa istriana, i bambini usano fili più corti e inventano figure diverse.
In Asia, specie in Giappone e Cina, ci sono tantissime forme uniche, spesso con storie proprie.
A volte si gioca da soli, in coppia o in piccoli gruppi.
Tutta questa varietà rende il gioco davvero universale.
Unisce fantasia e manualità in modo sorprendente.
Simbolismo e Iconografia
Molte figure hanno un significato simbolico.
“La Culla del Gatto”, ad esempio, è legata al ciclo della vita, mentre la “rete da pesca” richiama la speranza e la prosperità delle zone di mare.
Ci sono anche figure come la “Scala di Cleopatra” o il “Cosmo”, che richiamano miti e stelle.
Usare i fili per creare simboli ricorda un po’ l’arte antica, dove i gesti raccontano storie o superstizioni.
Figure Famosissime
Tra le figure più note ci sono:
- La Culla
- La Scala di Cleopatra
- La Rete da Pesca
- Il Diamante
- Il Sole e il Cosmo
Ognuna ha una sequenza di mosse tutta sua, e spesso nomi diversi secondo il paese.
“La Scala di Cleopatra” è famosa per essere complicata ma molto scenografica.
“La rete da pesca” si collega alle storie di pescatori e all’immaginario mediterraneo.
Anche il tema della morte e resurrezione appare in alcune figure come il “Sole”, che sparisce e ricompare tra le mani.
Il Gioco del Figure con l’Elastico nella Cultura Pop e Oggi

Il gioco del “Cat’s Cradle”, o figure con l’elastico, non è solo un passatempo.
Ha ispirato libri, film, giochi digitali e anche qualche riflessione sulla società e la cultura di ieri e di oggi.
Presenza nella Letteratura e nei Media
Le figure con l’elastico hanno trovato spazio anche nella letteratura. L’autore Kurt Vonnegut ha trasformato il “Cat’s Cradle” in un simbolo importante nel suo romanzo omonimo, pubblicato in Italia da Editrice Nord.
Nel libro, l’elastico diventa una specie di metafora dell’assurdità delle costruzioni umane. Si parla anche di sistemi politici come nazismo e socialismo, che vengono messi in discussione in modo piuttosto tagliente.
Nei media, questa attività fa capolino in film e programmi TV. Spesso si vedono bambini o adulti che si sfidano a colpi di giochi di destrezza con le mani.
Il gioco viene usato a volte come metafora di collaborazione o complessità, ma pure di una certa ingenuità. Alcuni illustratori hanno creato guide grafiche con immagini dettagliate per aiutare chi vuole imparare le figure.
Così, il gioco diventa accessibile e anche piuttosto piacevole da vedere.
Versioni Online e Social
Negli ultimi anni sono spuntate parecchie versioni online e demo digitali del gioco.
Su YouTube e altre piattaforme, trovi facilmente video tutorial che spiegano passo dopo passo come creare le varie figure.
Questi contenuti di solito hanno una grafica semplice, direi quasi essenziale, ma funzionale.
Molte community social condividono le loro creazioni e si scambiano consigli o idee nuove.
Ci sono anche app e simulatori che portano l’esperienza manuale su computer o smartphone.
Così, puoi provare schemi diversi senza nemmeno dover prendere in mano il materiale vero.
Non so voi, ma a me sembra incredibile come il gioco sia riuscito a restare così popolare, nonostante tutto il digitale che ci circonda.