Il Girotondo è uno di quei giochi semplici e tradizionali che quasi tutti abbiamo provato da bambini. Si prende per mano qualche amico, si forma un cerchio e si gira insieme cantando una filastrocca.
Questo gioco è davvero popolare in tante parti d’Italia e ognuno ci mette del suo, con canzoncine o regole diverse.

Giocare a Girotondo è facilissimo. Non serve quasi niente, solo uno spazio sicuro dove muoversi in cerchio e un po’ di voglia di ridere insieme.
Le regole? Sono poche e semplici, ma la cosa più bella è che il Girotondo continua a far divertire i bambini di oggi come quelli di ieri.
Numero di Giocatori | Livello di difficoltà | Materiali | Durata |
---|---|---|---|
4 o più | Facile | Nessuno | 5-10 min |
Cos’è il Girotondo e Origini Storiche

Il girotondo è un gioco tradizionale dove ci si tiene per mano e si fa un cerchio, mentre si canta una filastrocca.
Ha radici davvero antiche e si collega a vecchie storie, tradizioni popolari e modi semplici di divertirsi.
Storia del Girotondo
Le prime tracce scritte del girotondo risalgono al 1887, anche se probabilmente esisteva già da molto prima.
Era un gioco per bambini che non aveva bisogno di oggetti, solo della voglia di stare insieme.
Il gesto di prendere le mani e girare in cerchio lo rende uno dei giochi più antichi che ci siano.
Pare che anche in altri paesi europei esistessero versioni simili, forse persino prima che da noi.
Spesso era la famiglia a insegnare il girotondo ai più piccoli.
Il cerchio rappresentava l’amicizia e il piacere di stare insieme, un valore che ancora oggi sentiamo quando giochiamo.
Tradizioni e Leggende
A scuola o in famiglia, tutti abbiamo sentito qualche leggenda legata al girotondo.
Una delle più conosciute riguarda proprio la filastrocca che accompagna il gioco.
Nel tempo sono nate tantissime versioni diverse della filastrocca.
Alcuni racconti dicono che il girotondo portasse fortuna o protezione, e in Inghilterra la canzone “Ring a Ring o’ Roses” si lega addirittura a storie sulla peste.
In certi casi il girotondo serviva a far sentire le persone unite, soprattutto nei periodi difficili.
Così, ancora oggi molte famiglie continuano a tramandare questa tradizione ai bambini.
Diffusione tra i Giochi di una Volta
Il girotondo è uno dei classici giochi di una volta.
Si giocava ovunque: in cortile, nei parchi, alle feste di paese.
Rispetto ad altri giochi antichi come la campana o nascondino, il girotondo non ha bisogno di attrezzi o regole complicate.
Basta prendersi per mano e seguire la canzone, tutto qui.
Anche se ormai ci sono mille giochi nuovi, il girotondo non è sparito.
Lo si vede ancora spesso nelle scuole e durante le feste: la sua semplicità lo rende speciale.
Regole e Svolgimento del Gioco

Nel girotondo, basta prendersi per mano e formare un cerchio.
Si gira insieme e si canta una filastrocca, tutto qui.
Preparazione e Formazione del Cerchio
Per iniziare serve almeno un piccolo gruppo, meglio se tre o più bambini.
Ci si dispone in cerchio, cercando di lasciare lo stesso spazio tra una persona e l’altra.
Ognuno dà la mano ai vicini, così il cerchio resta solido ma nessuno deve stringere troppo forte.
La presa dev’essere sicura, ma senza esagerare, per evitare di farsi male.
Quando siamo pronti, scegliamo uno spazio abbastanza grande per muoverci.
All’aperto è l’ideale, ma anche in una stanza spaziosa va benissimo.
Ruoli e Dinamiche dei Partecipanti
Nel girotondo non ci sono vincitori o perdenti, tutti fanno la stessa cosa.
Ciascuno tiene per mano gli altri e si muove con il gruppo.
A volte qualcuno guida il canto, giusto per dare il ritmo.
In alcune versioni, un bambino può stare al centro e viene scelto con una strofa particolare.
Il movimento base è semplice: si cammina o si saltella in cerchio.
Bisogna solo stare attenti a non spingere e seguire il ritmo, così nessuno inciampa.
Cantando la Filastrocca
La parte più divertente è cantare insieme la filastrocca.
Di solito si usa: “Giro giro tondo, casca il mondo, casca la terra, tutti giù per terra!” ma ognuno ha la sua versione preferita.
La canzone accompagna i movimenti, e mentre la si canta si gira più o meno velocemente.
Alla fine della filastrocca, tutti si abbassano o si “lasciano cadere” insieme, seguendo le parole.
Cantare insieme unisce ancora di più il gruppo.
La filastrocca aiuta a seguire il ritmo e a coordinarsi, senza nemmeno accorgersene.
Varianti e Consigli Educativi

Il bello del Girotondo è che si può cambiare in mille modi diversi.
A seconda della regione o del gruppo, si trovano regole nuove, strumenti come la corda, e ruoli speciali anche per adulti e insegnanti.
Varianti Regionali e Nuove Regole
In Italia, ogni zona ha la sua versione del Girotondo.
C’è chi recita una filastrocca tradizionale, chi la cambia in dialetto, chi aggiunge gesti o cambia il senso di marcia durante la canzone.
Alcuni gruppi fanno scegliere il bambino al centro con un piccolo gioco o una corsa, non sempre nello stesso modo.
Queste idee tengono alto l’interesse e rendono il gioco più divertente per tutti.
L’Importanza del Salto e dell’Uso della Corda
A volte si aggiunge il salto, per rendere il Girotondo più vivace.
Può capitare che i bambini saltino tutti insieme al ritmo della filastrocca, oppure che una corda a terra aiuti a formare il cerchio.
Saltare aiuta a migliorare coordinazione e movimento.
La corda invece insegna a rispettare spazi e regole, perché nessuno dovrebbe uscire dal cerchio.
Queste piccole aggiunte rendono il Girotondo ancora più creativo.
Non è male trovare il modo di adattarlo ai bambini più piccoli o a quelli che si annoiano facilmente.
Il Ruolo degli Insegnanti e dei Genitori
Gli adulti contano parecchio nel Girotondo.
Gli insegnanti spesso guidano il gioco, danno il ritmo e propongono varianti per non far annoiare nessuno.
I genitori possono unirsi e dare il buon esempio, magari aiutando i più timidi a sentirsi parte del gruppo.
Quando tutti collaborano, il Girotondo diventa davvero un momento educativo, dove si impara rispetto e condivisione senza nemmeno accorgersene.
Il Significato di Tana nel Girotondo
La tana è vista come un posto sicuro nel gioco, quasi un rifugio. In alcune versioni, la tana si trova proprio al centro del cerchio, dove un bambino può scappare, oppure può essere uno spazio fuori dal cerchio dove ci si ferma un attimo.
Il ruolo della tana cambia a seconda delle regole: a volte serve semplicemente per riposarsi, altre volte diventa una specie di pausa quando il gioco si fa troppo veloce o agitato.
Nelle varianti dove si viene eliminati, chi arriva per primo alla tana può evitare di essere “preso” dagli altri.
Questa piccola regola aiuta i bambini a rispettare i turni e a gestire le proprie emozioni, facendo capire quanto sia importante sentirsi al sicuro insieme agli altri.