Firmware cos’è? Significato & Come Implementarlo

Intro

Nell’ambio informatico e di gran parte della tecnologia, il termine firmware non è sicuramente una novità; non tutti però conoscono il significato di questa parola. Nelle prossime righe analizzeremo cos’è il firmware: significato, punti di forza, punti di debolezza e come poterne effettuare l’installazione sui propri dispositivi casalinghi e da lavoro. Daremo spazio anche agli accorgimenti da seguire per evitare che si possano presentare delle criticità durante l’aggiornamento del firmware stesso.

Firmware: cos’è

Il termine Firmware è l’unione di due parole inglesi, precisamente firm e software, che in italiano possono essere tradotte in componente logico permanente. Tecnicamente è un programma, cioè una sequenza di istruzioni ben definita, che viene integrato in uno specifico componente elettronico programmato, sia questo affidato a una tecnologia UEFI o di altra tipologia.

Come è facile dedurre, ogni dispositivo elettronico dispone di un firmware, dai più comuni televisori smart, a smartphone, hard disk, computer, stampanti o modem/router.

Il firmware ha, quindi, il compito di gestire le funzioni base dell’hardware di riferimento, in modo che quest’ultimo possa comunicare con il software e avviare le funzioni principali.

Nella gran parte dei casi viene gestito da un controller di memoria, cioè un’unità fisica all’interno del dispositivo che attraverso un linguaggio informatico dedicato permette di controllare il dispositivo.

Firmware: come funziona

Ogni casa produttrice, quando sviluppa un dispositivo elettronico installa direttamente il chip del firmware in un’area dedicata.

Fino a pochissimi anni fa era possibile solo rimuovere tale elemento e sostituirlo con uno nuovo, rendendo l’aggiornamento tecnicamente una sostituzione del firmware. Attualmente invece, si può effettuare l’aggiornamento delle istruzioni del firmware direttamente su quello già presente, sostituendolo via software.

Il firmware più conosciuto è quello presente all’interno delle schede madri dei personal computer o delle schede grafiche dedicate. Il firmware in questo caso dà le istruzioni principali al sistema operativo per quanto concerne le frequenze delle memorie RAM e del processore, garantendo l’avvio senza incompatibilità.

Firmware: BIOS e UEFI

Tra i firmware più conosciuti, presenti all’interno dei dispositivi elettronici, figura sicuramente quello delle schede madri di un personal computer. Quando si parla di firmware per la propria scheda madre in molti casi si intende il BIOS oppure lo UEFI, ma cosa si intende con questi termini?

BIOS

BIOS, acronimo di Basic Input-Output System, ha lo scopo di testare e inizializzare le componenti hardware presenti in qualsiasi tipologia di computer, consentendo l’avvio del sistema operativo.

In informatica si considera il BIOS come un pacchetto di regole software che viene conservato in un chip dedicato e installato fisicamente sulla scheda madre, rappresentando una vera e propria ROM dove conservare le informazioni fondamentali.

Grazie a questi chip fisici è possibile aggiornare e cambiare il BIOS tramite l’EEPROM, con cui si potranno anche testare i firmware nuovi.

Questa tipologia di firmware può anche essere visualizzata all’interno del software dalla scheda madre, selezionando il tasto dedicato e entrando nel vero e proprio BIOS delle informazioni principali del proprio dispositivo elettronico.

UEFI

Con il termine UEFI, acronimo di Unified Extensible Firmware Interface, si intende una versione più moderna del BIOS. Le schede madri più aggiornate dispongono solo del sistema UEFI, poiché consente di accedere a più funzionalità, soprattutto per quanto concerne la modifica delle frequenze di RAM, processore e ovviamente dei voltaggi. L’interfaccia UEFI può essere utilizzata anche con il mouse, mentre il BIOS può essere gestito solo con la tastiera.

Una scheda madre con un firmware BIOS è probabilmente molto datata, su cui è quasi impossibile installare un firmware UEFI.

Sebbene si possa pensare che i BIOS, dato il numero di funzioni inferiori, sia più semplice da utilizzare, in realtà è troppo vincolante e in molti casi meno funzionale di quelli più moderni e ipoteticamente più complessi da gestire.

Firmware: perché aggiornarlo

Analizzando la definizione di firmware è evidente come tale software sia indispensabile per il funzionamento di un dispositivo elettronico. Una migliore ottimizzazione del linguaggio informatico permette di sfruttare la comunicazione tra hardware e componenti software.

Ma oltre all’aspetto puramente pratico, ci sono diversi benefici che si possono ricavare dall’aggiornamento del firmware, vediamo quali.

Implementazioni di nuove funzioni

Il firmware può essere particolarmente utile per aggiungere funzioni nuove all’interno del proprio comparto hardware o software. Sebbene molti consumatori siano convinti che un componente hardware sia vincolato alle indicazioni di fabbrica, con il giusto firmware è possibile ricavarne prestazioni migliori.

In molti casi si applica un overclock automatico dovuto a delle modifiche apportate da informatici specializzati. Ma esulando il discorso da tematiche non ufficiali, anche le aziende produttrici stesse mettono a disposizione nuovi firmware per ricavare prestazioni e funzioni aggiuntive dal dispositivo elettronico venduto.

In molti casi è consigliato aggiornare il firmware diversi anni dopo dall’acquisto del prodotto, ciò consente di sfruttare al meglio le nuove features implementate e già testate da altri utenti.

Protocolli di sicurezza

Uno dei motivi che spingono privati e aziende ad aggiornare i firmware dei propri dispositivi elettronici risiede nell’aggiunta di soluzioni più moderne per fronteggiare le minacce informatiche. Le grandi aziende utilizzano dei firmware con protocolli di sicurezza migliori, proteggendo il prodotto da potenziali attacchi informatici.

Sebbene in molti casi ci si prenda cura dei propri dispositivi con strumenti per la sicurezza via software, come antivirus oppure VPN, implementare un firmware efficace può ridurre al minimo le problematiche annesse.

Purtroppo, non sempre le case produttrici distribuiscono firmware volti al miglioramento della sicurezza, inducendo gli utenti a veicolare verso soluzioni più nuove e prodotti che offrono maggiori garanzie nel tempo.

Dopo circa 2 anni, anche 5 per le aziende più importanti, gli sviluppatori non rilasciano aggiornamenti firmware sostanziali.

Vincoli legali

Non tutti sanno che il firmware è progettato per un determinato Paese, vincolandolo di fatto a una normativa di legge dedicata. Sebbene tale condizione sia leggermente meno complicata da gestire per schede madri, schede video e dispositivi elettronici per casa e ufficio, il discorso diventa più complesso per i modem/router.

Negli ultimi anni si sta diffondendo la tecnologia FWA/LTE, estremamente utile per sfruttare una SIM telefonica e realizzare una connessione di rete ovunque si desideri, sfruttando le bande di un provider telefonico.

Acquistare un modem/router di un Paese straniero, come per esempio la Lituania, sebbene possa funzionare anche in Italia è estremamente limitante. Ciò è dovuto da un firmware diverso e da un’aggregazione di banda su frequenze completamente difformi.

I questi casi è possibile aggiornare il prodotto con un firmware italiano, condizione che renderebbe utilizzabile il prodotto. Aggiornare il firmware in questo caso però invaliderebbe la garanzia poiché sarebbe un’operazione non autorizzata dal produttore ufficiale.

Aggiornamento piattaforma hardware

Quando si installa un nuovo firmware su un dispositivo, una delle motivazioni più banali è da ricercare nel cambio della piattaforma hardware di riferimento.

Come abbiamo anticipato, nel caso di una scheda madre, l’aggiornamento del firmware permette di implementare altre componenti più moderne. Un processore di nuova generazione difficilmente può integrarsi su una scheda madre obsoleta, tranne nel caso in cui si aggiorni il firmware della stessa con lo stesso socket.

In questo caso si potranno sfruttare le potenzialità del nuovo hardware, anche su un sistema potenzialmente non adatto alla generazione corrente. Il risparmio economico è rilevante, soprattutto per chi ha investito una cifra importante con una piattaforma di alto livello.

Infatti, sono i dispositivi di fascia alta che consentono di ottenere tali benefici, mentre è molto più difficile poter installare un firmware di ultima generazione su una componente hardware di diversi anni prima.

Instabilità nella versione precedente

Installare un firmware nuovo all’interno di un dispositivo può essere molto utile anche per eliminare le instabilità presenti nella versione originale. Benché un firmware di qualità venga distribuito dopo diversi test, in alcuni casi ci si può imbattere in errori di gioventù e ritrovarsi un software poco affidabile.

Aggiornando la versione precedente con una soluzione ufficiale distribuita dall’azienda produttrice, si potranno ridurre, se non cancellare del tutto, le criticità legate all’instabilità.

Il dispositivo offrirà in questo modo le prestazioni desiderate, garantendo una qualità di utilizzo quotidiana sicuramente migliore. In molti casi è l’azienda produttrice del prodotto a consigliare o meno di aggiornare il firmware; tenersi informati in merito sui siti specializzati può aiutare a mitigare i dubbi sul funzionamento altalenante del dispositivo acquistato.

Firmware: perché non aggiornarlo

Un’analisi corretta del significato del firmware passa anche attraverso le criticità dello stesso. Sebbene aggiornarlo sia quasi sempre la soluzione ideale per ottenere performance migliori, ci sono casistiche in cui è meglio non farlo.

Tale operazione negli ultimi anni è diventata sempre più semplice, ma bisogna sapere bene dove e come si sta intervenendo, per non incorrere nei danneggiamenti del sistema. Ma quali sono le conseguenze di un aggiornamento firmware non riuscito?

Blocco del sistema

Aggiornare il firmware in modo sbagliato blocca completamente il proprio dispositivo elettronico. Essendo un linguaggio informatico che consente la comunicazione tra hardware e software, nel momento in cui questa interazione viene a mancare si trasforma il proprio prodotto in un elemento inutilizzabile.

Tutto il sistema viene a bloccarsi e non si possono effettuare operazioni di input e output. Bisognerà quindi, installare da capo il firmware, ripristinando la comunicazione tra le parti.

Tale problematica se si presentasse su schede madri, schede video, smartphone e altro, potrebbe indurre alla rottura completa del dispositivo. Un firmware che modifica il voltaggio e la tensione elettrica può generare un cortocircuito e bruciare alcuni elementi fisici, ottenendo un prodotto non funzionante.

Malfunzionamenti

Nel caso in cui si installasse un nuovo firmware e il dispositivo non presentasse blocchi, non è detto che l’aggiornamento riesca al 100%. In molti casi si possono presentare problemi di instabilità, poiché l’hardware non riesce a gestire nel migliore dei modi i nuovi parametri impostati nel BIOS.

La soluzione risiede nell’integrare un firmware stabile, con cui poter abbassare, o quantomeno controllare, le temperature medie di esercizio. Impiegare un prodotto mal funzionante è deleterio non solo per l’esperienza di utilizzo quotidiana, ma anche per il dispositivo stesso che può danneggiarsi con maggiore rapidità.

Firmware: modalità di aggiornamento

Preso atto di quelle che sono le potenzialità di un nuovo firmware e soprattutto i rischi da affrontare, è opportuno soffermarci su quelle che sono le modalità di aggiornamento. Non tutti i dispositivi elettronici in commercio possono essere aggiornati, e ancor più spesso molti di questi differiscono nelle modalità di installazione. Vediamo i sistemi più ricorrenti con cui interfacciarsi per aggiornare i firmware.

Automatica

La modalità automatica è quella più semplice da utilizzare, come suggerisce la parola, non è altro che un’installazione automatizzata del firmware avviata dal dispositivo nel momento in cui si presentasse una nuova versione disponibile.

Sia i modem/router, che smartphone, smart tv e tutti gli altri dispositivi, dispongono di una funzione di aggiornamento automatico. Non bisogna però immaginare che tutti i prodotti elettronici avviino automaticamente l’installazione, nella gran parte dei casi s i presenterà una notifica che consente all’utilizzatore di scegliere se procedere o meno all’aggiornamento.

L’installazione del firmware per router, smartphone e smart tv è consigliato per ricavarne prestazioni migliori, mentre per schede madri, stampanti e schede video è opportuno effettuare una modalità diversa.

Usualmente i dispositivi con questa tipologia di aggiornamento sono quelli supportati maggiormente dalle case produttrici, ma bisogna tenere in considerazione che le distribuzioni raramente superano i 5 anni.

Manuale

L’accesso al firmware in modalità manuale è sicuramente più avanzato. Questo consente di eliminare qualsiasi dato del BIOS precedente e inserirne uno completamente ottimizzato. La modalità manuale può dividersi in due tipologie di interazione: rimozione del chip e installazione tramite pendrive esterna.

Nel caso in cui si optasse per una soluzione manuale, in cui bisogna rimuovere il chip dalla scheda madre o dal dispositivo elettronico, è indispensabile servirsi di strumenti adeguati oppure di professionisti specializzati. Tale operazione è particolarmente invasiva per il sistema e in molti casi viene effettuata quando l’hardware è quasi del tutto compromesso.

L’installazione tramite pendrive esterna invece, è un’operazione manuale comune, usualmente utilizzata per inserire il nuovo firmware all’interno della scheda madre. Sebbene sia semplice avviare una procedura di installazione del firmware con la pendrive, è molto importante tenere in considerazione alcune condizioni prima di iniziare il processo. Vedremo quali nelle prossime righe.

Wireless

La modalità wireless è l’installazione del firmware dedicata ad iPad, iPhone o iPod Touch. L’ecosistema Apple consente di collegare i propri dispositivi alla rete senza fili e procedere ugualmente all’aggiornamento dei nuovi firmware.

Tale procedura è molto simile a quella adottata per l’installazione automatica, quindi, bisognerà scaricare la versione del firmware più recente e procedere a dare il consenso per l’installazione.

Il download del nuovo firmware viene effettuato dalla piattaforma ufficiale del dispositivo, si sconsiglia di avviare un download da siti web di terze parti, le probabilità di malfunzionamento aumenterebbero esponenzialmente. Si consiglia di seguire in modo oculato le guide fornite da Apple per l’aggiornamento del firmware dei dispositivi iOS.

Cablato

Quando si utilizza una modalità di aggiornamento cablata, si collega direttamente il dispositivo al proprio personal computer. Usualmente tale processo risolutivo consente di ripristinare i BIOS anche degli smartphone bloccati, garantendo una maggiore incisività grazie a un intervento più marcato tramite software.

L’aggiornamento cablato è indicato principalmente per i dispositivi casalinghi, usualmente non aggiornabili tramite distribuzione automatica. In questo caso però è opportuno verificare sul sito del produttore se i firmware scaricati e da installare tramite il cavo siano conformi alle regolamentazioni italiane.

Come anticipato nelle righe precedenti, nel caso in cui il firmware non fosse presente all’interno della lista del distributore ufficiale, si potrebbe incorrere in un software che non può funzionare correttamente, o quanto meno espone il dispositivo a dei potenziali malfunzionamenti dopo qualche mese.

Firmware: installazione sui dispositivi

Oltre al significato del firmware entriamo più nel dettaglio di come installarlo sul proprio dispositivo. Sebbene le implementazioni siano potenzialmente infinite, focalizzeremo l’attenzione su quelli che sono i più ricorrenti: PC, monitor, stampante, Android, iOS, router e smart Tv.

PC

Iniziamo dal componente più sottoposto all’aggiornamento del firmware, non solo perché si caratterizza di più componenti al suo interno, ma anche a causa di una necessità in molti casi legata alla compatibilità.

Le modalità di aggiornamento di un firmware sul proprio PC sono diverse, a seconda del componente di riferimento si può adottare una modalità con pendrive, automatica o manuale.

L’hard disk e la scheda di rete sono due elementi con cui è meglio evitare di installare un nuovo firmware. Le memorie dedicate in questi dispositivi potrebbero disallinearsi e indurre non solo al malfunzionamento, ma anche alla rottura.

Il componente su cui si può intervenire senza troppi problemi è la scheda madre, come anticipato, questa è munita di un chip fisico dedicato. Escludendo l’installazione manuale con dissaldatura, l’aggiornamento del BIOS può avvenire anche tramite USB oppure dal sistema operativo stesso.

Sebbene si possa installare il nuovo BIOS dal sistema operativo già avviato, è fondamentale non farlo per non indurre a rottura la scheda madre. La soluzione più indicata per questa operazione è l’installazione tramite USB e pendrive esterna.

Le schede madri più moderne presentano una porta USB posteriore denominata FlashUSB, questa permette di inserire una pendrive con il file BIOS.rom e procedere automaticamente all’installazione.

Nella gran parte dei casi invece, bisogna collegare la pendrive a una porta USB della scheda madre, procedere con l’avvio del PC e cliccare su Canc, F2, F18, F10 oppure F12 a seconda del produttore, e accedere poi al BIOS della scheda madre. Da qui è possibile visualizzare la sezione Flash BIOS e procedere all’installazione del nuovo firmware.

Le schede madri con firmware UEFI permettono un’installazione guidata, mentre quelle con BIOS sono sicuramente più macchinose e bisogna seguire una guida di terze parti a seconda del computer utilizzato.

Monitor

Non tutti sono a conoscenza del fatto che l’aggiornamento firmware può essere effettuato anche su un monitor per PC. Tale implementazione è dovuta principalmente alla capacità del firmware di migliorare alcune funzionalità del display, usualmente per un frame rate più stabile o una tecnologia volta al settore del gaming.

La procedura per l’aggiornamento è ben definita e si applica, salvo rari casi, nello stesso modo a ogni monitor. Vediamo nel dettaglio il procedimento da eseguire per ottenere il risultato desiderato con i nuovi driver.

Prima di tutto bisogna collegare il cavo USB dal proprio PC al monitor e scollegare tutti gli altri cavi video, in modo da poter avviare il processo di aggiornamento. Bisogna anche scollegare tutti gli altri monitor al PC fisso o notebook nel caso in cui se ne possedesse più di uno. Assicurarsi che vi sia collegato solo il monitor da aggiornare, evitando possibili danneggiamenti agli altri.

Piccolo accorgimento, prima di avvia l’installazione, è quello di disattivare la modalità risparmio energetico se fosse attiva, ciò consentirà una procedura lineare e veloce.

Avviando il monitor dal proprio PC si potrà iniziare la procedura di installazione del firmware, sia dal sistema operativo stesso che dalle impostazioni del monitor tramite pendrive e USB nel caso ne fosse munito.

Completata la fase di installazione bisognerà scollegare il cavo di alimentazione per circa 5 secondi e ricollegarlo. A questo punto l’aggiornamento è avvenuto come pianificato, lo si può verificare visualizzando le informazioni del monitor nelle impostazioni.

Stampante

Altro dispositivo che può necessitare dell’aggiornamento del firmware è la stampante, strumento che in molti casi può presentare malfunzionamenti dopo un’interruzione della corrente elettrica o l’attacco di un malware.

Nella gran parte dei casi le stampanti, soprattutto quelle con un marchio noto, dispongono di un software dedicato per l’implementazione del nuovo firmware. Affinché si possa ottenere un processo di aggiornamento senza imprevisti è consigliabile effettuare il download del tool della casa produttrice e procedere all’installazione dei nuovi driver attraverso la sezione specifica.

Non tutti gli strumenti software delle stampanti sono identici tra loro, ma verificando le opzioni nelle impostazioni non è difficile trovare la sezione di aggiornamento automatico.

Nel caso in cui non ci fossero strumenti dedicati oppure un’area volta all’aggiornamento automatico, allora bisognerebbe osservare il sito ufficiale del produttore della stampante e cercare i driver disponibili. Se nella sezione dedicata fossero presenti dei driver più aggiornati sarebbe possibile scaricarli e procedere all’installazione, senza aver paura di creare problematiche aggiuntive. I firmware distribuiti ufficialmente per le stampanti in rarissimi casi possono comportare malfunzionamenti.

Android

Quando si intende installare un firmware per il proprio smartphone o tablet Android, con molta probabilità si stanno riscontrando dei problemi rilevanti. Per quanto si possa pensare che cambiare il BIOS del proprio smartphone sia un’idea intelligente per ridargli nuova vita, in realtà è spesso controproducente.

Si consiglia di aggiornare il firmware del proprio dispositivo solo in caso in cui questo fosse completamente bloccato, oppure non sia indispensabile per le operazioni quotidiane. In questa disamina sono esclusi ovviamente gli aggiornamenti firmware ufficiali offerti dalla casa produttrice dello smartphone.

Per iniziare il procedimento di installazione del nuovo firmware è opportuno scaricarlo. Sul web sono presenti diverse piattaforma che mettono a disposizione firmware diversi da quelli originali per consentire un’installazione sicura, ma si consiglia di scegliere un sito web che abbia un protocollo https:// per essere sicuri che i file scaricati non siano malevoli.

Trovato il firmware più adatto al proprio modello di smartphone si può procedere al download del pacchetto compresso. Al completamente del download si dovrà decomprimerlo e spegnere il dispositivo. Per avviare la procedura di installazione bisogna premere contemporaneamente i tasti del volume e accensione, anche quello Home nel caso fosse presente.

Lo smartphone si riaccenderà e comparirà una finestra in cui saranno presenti i file appena scaricati. Si dovrà selezionare il file di installazione e attendere che la procedura termini, ci possono volere anche diversi minuti. La procedura avverrà automaticamente e il dispositivo Android si riavvierà da solo per visualizzare a schermo il sistema operativo.

iOS

Come è facile immaginare, i prodotti distribuiti da Apple sono particolarmente vincolati al firmware di fabbrica. L’ottimizzazione dei dispositivi Apple è eccellente e in pochissimi casi si sentirà l’esigenza di aggiornare il BIOS. In altri casi però sarà la stessa azienda a distribuire i firmware aggiornati, garantendo al consumatore delle prestazioni e delle funzioni aggiuntive.

Gli aggiornamenti avvengono quasi sempre in automatico, gestiti dal sistema operativo o dai software dedicati preinstallati dalla Apple. Durante il download dei nuovi firmware però, si potrebbero presentare degli errori, condizione che costringe gli utenti a scaricare lo stesso file in formato .ipsw.

Una volta scaricato il file in questo formato si potrà procedere con la modalità wireless oppure collegando il proprio dispositivo al computer. Entrambe le soluzioni sono molto valide, ma quella cablata consente una maggiore velocità di scambio dati.

L’aggiornamento di un sistema iOS è sicuramente più semplice e meno problematico di uno Android, infatti, Apple consente di portare in assistenza il proprio dispositivo e di ripristinarne il possibile blocco. Si consiglia di evitare soluzioni di terze parti e di utilizzare il software messo a disposizione da Apple per gli aggiornamenti manuali. Consigliamo di dare uno sguardo anche alla pagina ufficiale del supporto per seguire minuziosamente la guida dell’aggiornamento.

Nel caso in cui si possedesse un iPhone di qualche anno fa, sarebbe consigliabile evitare di avviare la procedura di aggiornamento. I dispositivi datati, sebbene possano avviare e completare la procedura di aggiornamento, presentano diversi malfunzionamenti rispetto al firmware originale.

Router

La gestione del proprio router, sia questo adibito alle connessioni cablate veloci oppure wireless, nel corso degli anni necessita di più interventi di aggiornamento. Purtroppo, i modem/router diventano obsoleti con grande facilità, ciò è dovuto non solo alla distribuzione di nuovi dispositivi più performanti, ma anche al cambio di radiofrequenze che periodicamente vengono affidate agli operatori.

Chi effettua l’aggiornamento del firmware del proprio router beneficia di tre caratteristiche principali: correzione di bug, aggiunta di nuove funzionalità e una protezione informatica maggiore. Purtroppo, i router sono soggetti a interferenze continue, oltre che a un flusso di corrente elettrica spesso sottoposto a sbalzi di tensione.

Affinché si possano ottenere dei risultati concreti si può optare per due risoluzioni: aggiornamento automatico e manuale. Nel primo caso l’aggiornamento viene consigliato dal software stesso, che procederà a installare i nuovi driver dopo la conferma da parte dell’utente.

All’interno del router/modem è possibile accedervi tramite l’indirizzo IP scritto sotto oppure dietro di esso, come per esempio http://192.456.0.1. Nelle impostazioni si potrà accedere alla sezione dedicata agli aggiornamenti, scaricando automaticamente l’ultima versione disponibile.

Non sempre i router riescono a scaricare il firmware, in questo caso si può optare per una soluzione manuale oppure contattare direttamente l’assistenza dell’azienda che ha prodotto il dispositivo. In quest’ultimo caso sarà l’azienda a indicare la procedura per richiedere il file di download aggiornato.

L’installazione è molto semplice, basterà collegare una pendrive, oppure un cavo ethernet, al proprio computer e al router per procedere poi all’installazione del nuovo firmware.

Smart Tv

Per quanto possa sembrare strano, anche le smart Tv possono essere aggiornate, non solo nel sistema operativo, ma anche per il codice che gestisce hardware e software. Bisogna precisare che i modelli di smart tv obsoleti difficilmente presentano aggiornamenti di questo genere, oltre che non avere degli ingressi USB sufficientemente veloci per l’installazione.

Le modalità di aggiornamento di una smart Tv sono due: tramite collegamento internet e tramite chiavetta USB.

Le case produttrici di televisori intelligenti consigliano di utilizzare la prima modalità, poiché consente di verificare se siano disponibili gli aggiornamenti direttamente dalle impostazioni. Per avviare la procedura è opportuno collegare la TV alla rete di casa, tramite Wi-Fi oppure ethernet. Verificato l’avvenuto collegamento bisogna recarsi nelle impostazioni e selezionare la voce Generale. Da qui selezionare l’opzione Informazioni sulla Tv e subito dopo su Controlla aggiornamenti. Dopo pochi secondi, la smart Tv verificherà la presenza o meno di firmware più recenti, installandoli nel caso ci fossero.

Il procedimento tramite pennetta USB richiede il download del file originale dal sito del produttore e il salvataggio sulla pendrive. Questa andrà collegata a una porta USB del televisore, meglio se con una tecnologia USB 1.2 o superiore, e da cui si potrà avviare l’installazione.

Alcune smart Tv richiedono l’installazione direttamente dalla sezione di Aggiornamento manuale dei Driver, si consiglia di verificarne prima la presenza.

Firmware: accorgimenti da considerare

L’installazione di un nuovo firmware può sembrare semplice, ma si possono riscontrare diverse problematiche, soprattutto dopo qualche giorno dal completamento dell’operazione. Bisogna, quindi, tenere in considerazione alcuni accorgimenti, vediamo quelli principali.

Versione del dispositivo

La prima valutazione da effettuare è la versione del proprio dispositivo elettronico. Un router, una smart tv, o qualsiasi altro prodotto ha un determinato codice per la gestione dell’hardware e del software.

Affinché si possa scaricare il firmware corretto è opportuno selezionare quello più indicato per la versione già installata. Aggiornare un firmware con un codice più obsoleto, non è sicuramente intelligente.

Tensione corrente elettrica

Prima di iniziare l’aggiornamento del firmware è fondamentale collegare il dispositivo a una presa elettrica affidabile. Moltissime installazioni falliscono o producono malfunzionamenti a causa di un’erogazione errata della corrente elettrica.

Evitare gli sbalzi di tensione permette di completare l’installazione nel modo migliore, tutelando anche l’integrità del prodotto.

Pendrive

Non tutte le pendrive USB sono compatibili per l’installazione del firmware. La scelta di una pendrive piuttosto che l’altra dipende principalmente dal file system del dispositivo che dovrà essere aggiornato.

Per non incorrere in errore, si consiglia di consultare il manuale del proprio prodotto, in modo da capire in breve tempo se il formato sia FAT32, NTFS oppure di altro genere. Si consiglia di eliminare tutti i documenti dalla pendrive e inserire solo il file da installare, in modo da avere ottenere un caricamento più rapido.

Backup preventivo

Una delle operazioni da compiere prima di procedere all’aggiornamento del firmware è quella di eseguire un backup di sicurezza. Conservare il firmware precedente, di cui si conoscono già le reali potenzialità, è molto utile per ripristinarlo nel caso in cui si riscontrassero problemi con quello nuovo.

Alcuni dispositivi, come per esempio i router, le smart Tv e le stampanti, permetto il ripristino del precedente firmware attraverso il backup.

Compatibilità periferiche

In molti casi si esegue un aggiornamento del firmware pensando che questo sia sufficiente per migliorare la compatibilità delle nuove periferiche. Sebbene in alcuni casi ciò sia vero, bisogna assolutamente verificare prima che il nuovo software sia utile realmente a tale scopo.

Nel caso in cui si analizzasse un’incompatibilità con le periferiche è consigliabile non effettuare l’aggiornamento, evitando danni notevoli all’hardware.

Modalità di installazione

Abbiamo evidenziato come le modalità di installazione sono diverse, ciò determina anche il proprio grado di competenza in merito.

Gli aggiornamenti automatici sono indicati per gli utenti che non hanno dimestichezza con tali operazioni, mentre l’installazione manuale è adatta a coloro che sanno bene dove intervenire. La pendrive è la soluzione di mezzo che può essere utilizzata da tutti, ma bisogna tenere in considerazione le problematiche evidenziate nelle righe precedenti.

Conclusioni

Il significato del firmware va oltre la sua definizione da dizionario, per quanto si possa pensare che questo software non sia importante, in realtà può fare la differenza per il corretto funzionamento di un dispositivo elettronico. Nell’ambito quotidiano, soprattutto per i prodotti di casa, come smart TV, tablet e stampanti, l’esigenza di aggiornare il firmware non è sicuramente così rilevante. Discorso invece più interessante per l’ambito PC e Router, dove si possono ricavare prestazioni notevolmente migliori.