Google controllato dal governo americano: è sconvolgente

Sono emerse di recente alcune rivelazioni riguardo a Google e al governo degli Stati Uniti davvero allarmanti.

Google è un autentico colosso dell’informazione. Da quando esiste internet, sono nati pochi browser capaci di tenere testa al marchio americano, che di fatto è uno di quelli più competitivi e considerati positivivamente.

Ultimamente, però, quanto rivelato ha lasciato utenti e addetti ai lavori davvero sorpresi.

Ci riferiamo a una questione nata qualche anno fa e raccontata solamente di recente, in merito a presunti controlli avviati dal governo americano nei confronti proprio di Google. Nelle prossime righe cercheremo di approfondire e capire un po’ meglio cosa sia effettivamente accaduto.

Google controllato dal governo americano: di cosa si tratta

Google è un colosso dell’informazione, e di recente ha rivelato qualcosa di davvero allarmante. Alphabet, la casa madre di Google e YouTube, avrebbe rivelato qualcosa di considerevole nelle ultime ore. facciamo in particolar modo riferimento a un ammissione che fa un passo indietro e ci fa tornare agli anni di pandemia di Covid19. La società avrebbe ammesso di avere eliminato contenuti riguardanti le elezioni USA del 2020 e anche sulla stessa pandemia. Il motivo riguarderebbe le forti pressioni subite dall’amministrazione democratica guidata al tempo da Joe Biden.

Questo è avvenuto pure quando i contenuti non violavano espressamente le regole della piattaforma. Tutto ciò è stato dichiarato all’interno di una lettera inviati da Alphabet aJim Jordan, Presidente della Commissione Giustizia, in riferimento a un’inchiesta riguardante la censura online di vari contenuti. Nella lettera viene precisato che alti funzionari del governo Biden avrebbero contattato ripetuamente l’azienda, facendo anche non poche pressioni, per far sì che determinati contenuti – che non erano in contrasto con le policy di Google e YouTube – venissero cancellati, specialmente riguardo al Coronavirus.

Secondo il marchio in questione, è sbagliato e inaccettabile quando qualsiasi governo cerca di imporre il modo in cui i contenuti vengono non solo accettati, ma anche moderati dall’azienda stessa. E adesso? Alphabet avrebbe invitato gli utenti bannati dalle piattaforme di riferimento a fare ritorno. In parte perché non violavano in alcun modo le linee guida (Google), ma anche perché adesso le stesse linee sono apparentemente cambiate (YouTube) e quindi tanti content creator potrebbero fare facilmente ritorno. Ciò dimostra non solo quanto è rischioso l’utilizzo di piattaforme social come YouTube o browser come Google, specialmente se ‘guidate’ da gesti politici. Di fatto, la possibilità di influenzare milioni di persone, se non addirittura miliardi, se non si garantisce anche solo un minimo di trasparenza, su internet è enorme.