Recarsi in un ATM e prelevare denaro è ormai un’abitudine integrata in noi. Ad oggi, infatti, deve essere tutto tracciabile e lo stipendio, ad esempio, è accreditato direttamente sul conto corrente, per cui, recarsi a prelevare è un processo consolidato. Può succedere, però, di commettere errori gravi, che possono ritorcersi contro la persona che li compie, proprio come farebbe un boomerang.
Si tratta, in realtà, di una cosa scontata, ma a quanto pare non per tutti, perché c’è ancora chi crede che certe regole possano essere aggirate o che certi comportamenti, in determinati circostanze, possano essere, in qualche modo, “giustificati”.
Ci vuole cautela e ponderare bene le proprie scelte, perché altrimenti si potrebbe finire nei guai, come accaduto a un uomo, che si è recato a prelevare denaro in un ATM.
Preleva i soldi al bancomat e finisce davanti al giudice: cosa è successo
Un uomo si è recato al bancomat a prelevare dei soldi, ma una volta lì, si sarebbe appropriato di 300 euro che appartenevano a un altro correntista.

L’accusa afferma che il titolare del conto avrebbe scordato i 300 euro all’ATM dopo averli prelevati, mentre la difesa asserisce che la causa sarebbe un guasto tecnico. Si tratta di una questione alquanto intricata, ma ciò che fa pensare e che è bene rammentare, è che non è che se si trovano dei soldi li si può prendere e basta, come se fossero propri, perché in quel momento non c’è nessuno a reclamarli.
Quando si trova del denaro, o gioielli ecc., è importante fare il possibile per trovare il proprietario e restituire il tutto. Se si trovano dei soldi al bancomat, lasciati lì, è certamente una dimenticanza di qualcuno e non si possono prendere quei soldi come se non fosse accaduto nulla. Bisogna ricordare, peraltro, che in linea generale, se la persona non avesse prelevato, i sistemi di sicurezza che erogano il denaro, dopo 30 secondi lo avrebbero rimesso all’interno del macchinario.
L’unica via possibile è quella di consegnare i soldi alla banca oppure chiamare carabinieri o polizia che provvederanno a cercare il correntista che ha smarrito il denaro. Se non si agisce così, si rischia di incorrere nel reato di furto, e si può essere puniti con una sanzione da 154 a 516 euro e finire in prigione, da 6 mesi a 3 anni. Ovviamente, si è sanzionati così come detto, se si è querelati.