La più grande tecnologia del 2025 è una comunissima banana: cos’ha di speciale

La nuova specie di banana ha una proprietà davvero straordinaria: è una delle migliori invenzioni del 2025.

Anche nel 2025 abbiamo assistito a tante novità tecnologiche che contribuiranno di certo a migliorare la vita delle persone rendendo più semplici le attività quotidiane. Proprio in queste ore si fa un gran parlare di una nuova tecnologia che potrebbe rivoluzionare un aspetto del nostro regime alimentare. Ma di cosa si tratta esattamente?

Tra i frutti che anche gli italiani prediligono avere sempre a tavola, a prescindere dalle stagioni, c’è sicuramente la banana. I nutrienti contenuti in questo frutto sono molti: basti pensare al potassio e alla vitamina B6, senza dimenticare la grande quantità di fibre per una migliore digestione.

Tuttavia la banana presenta un problema: una volta sbucciata, infatti, va mangiata subito per evitare che annerisca e perda tutto il suo sapore. La nuova tecnologia evita proprio questo: la banana sbucciata resta gialla e gustosa anche dopo aver tolto la buccia.

La banana innovativa, sviluppata dalla startup britannica Tropic Biosciences, è stata già inserita nella lista delle Best Inventions 2025 stilata dal Time. L’enzima che fa annerire la frutta è la polifenolossidasi: la novità consiste proprio in una modifica che va a riguardare questo elemento.

La nuova specie di banana è rivoluzionaria: resta sempre gialla

Come spiega Gilad Gershon, CEO della startup britannica, grazie alla tecnologia CRISPR viene di fatto spento un interruttore biologico. Vengono quindi modificate regioni non codificanti del genoma della banana con l’obiettivo di produrre piccole molecole di RNA: saranno proprio queste molecole ad andare a silenziare il gene responsabile della polifenolossidasi.

Persona che sbuccia la banana
La nuova specie di banana è rivoluzionaria: resta sempre gialla – FcJohnDoe.com (Screen YouTube)

Una vera e propria svolta, dato che per ottenere questo risultato non viene inserito DNA estraneo nel genoma: il problema viene quindi risolto tramite delle modifiche che in teoria potrebbero verificarsi anche in natura.

Sempre Gershon ha poi chiarito che le banane di Tropic Biosciences “non solo sono gustose e piacevoli alla vista, ma hanno anche il potenziale per ridurre significativamente lo spreco alimentare e le emissioni di CO2 lungo la filiera di oltre il 25%“. Questo perché, come spiega il CEO della startup, il 60% delle banane esportate “viene sprecato prima di raggiungere il consumatore“.

Ma quando arriveranno sul mercato le banane che non anneriscono quando vengono sbucciate? Nel 2026 ci sarà il primo lancio commerciale in Nord America: sul prezzo non si sa ancora nulla, anche se la maggiore durata di conservazione delle banane dovrebbe favorire un costo inferiore in termini di trasporto refrigerato e imballaggio.