WhatsApp, la celebre piattaforma di messaggistica istantanea di proprietà di Meta, è ufficialmente nel mirino dell’Unione Europea.
La Commissione Europea, l’organo esecutivo dell’UE presieduto da Ursula von der Leyen, ha annunciato che l’app verrà classificata come “piattaforma online di grandi dimensioni” ai sensi del Digital Services Act (DSA). Questa decisione segna un cambiamento epocale per il colosso tecnologico su suolo europeo, imponendo nuove regole e standard molto più rigorosi.
La definizione di piattaforma online di grandi dimensioni si applica ai servizi con oltre 45 milioni di utenti attivi mensili nell’Unione Europea, soglia che WhatsApp ha ampiamente superato, essendo una delle app di messaggistica più diffuse al mondo con oltre 3 miliardi di utenti globali. Già Facebook e Instagram, anch’essi di proprietà Meta, rientrano in questa categoria e sono sottoposti a normative simili.
In base al DSA, WhatsApp dovrà adottare misure più stringenti di moderazione dei contenuti, trasparenza e valutazione dei rischi sistemici derivanti da contenuti illegali, manipolazione elettorale e disinformazione. Le piattaforme sono obbligate a sviluppare strategie efficaci per mitigare tali rischi, con l’obiettivo di tutelare un ambiente digitale più sicuro e responsabile per i cittadini europei.
È importante sottolineare che le modifiche non coinvolgeranno le chat private, protette dalla crittografia end-to-end, ma interesseranno in particolare i Canali, una funzionalità introdotta recentemente che consente la diffusione di messaggi broadcast a un vasto pubblico. I Canali, sfruttati da utenti, organizzazioni e imprese per comunicazioni di massa, sono ora oggetto di attenzione per il loro potenziale rischio di veicolare contenuti fuorvianti, poco trasparenti o nocivi.
Impatti sulle funzionalità e sugli utenti europei
La supervisione rafforzata imposta dall’UE comporterà per WhatsApp l’introduzione di nuove regole e controlli sui contenuti pubblicati nei Canali, sia testuali sia multimediali. Meta dovrà garantire la conformità ai parametri di tutela della privacy e protezione dei dati personali, allineandosi ai rigorosi standard europei.
Questa decisione arriva in un momento di grande evoluzione per WhatsApp, che solo recentemente ha lanciato il Media Hub, una sezione dedicata alla gestione e organizzazione dei contenuti multimediali, permettendo agli utenti di ritrovare facilmente file importanti anche dopo mesi. Tuttavia, con le nuove normative, la piattaforma sarà chiamata a bilanciare innovazione e responsabilità sociale.
La notizia ha già provocato reazioni contrastanti tra gli utenti, molti dei quali temono limitazioni alla libertà di espressione e un possibile aumento della censura sui contenuti condivisi pubblicamente. Inoltre, si attendono i commenti ufficiali da parte di Meta, che ha ricevuto la comunicazione formale dalla Commissione Europea ma non ha ancora reso pubbliche le proprie posizioni.

Sul piano internazionale, si osserva una certa apprensione riguardo a possibili tensioni tra l’UE e gli Stati Uniti, dove ha sede Meta. Alcuni osservatori ipotizzano che la decisione europea possa innescare una reazione diplomatica o commerciale da parte di Washington, con minacce di dazi o altre contromisure a tutela delle aziende tecnologiche americane. Tuttavia, al momento non ci sono conferme ufficiali su tali scenari e l’attenzione è focalizzata sulle prossime settimane, che saranno cruciali per definire i dettagli applicativi del regolamento e la risposta strategica di Meta.
Il ruolo della Commissione Europea nella regolamentazione digitale
La Commissione Europea, con sede nel Palazzo Berlaymont a Bruxelles, è l’organo esecutivo dell’UE responsabile della proposta e dell’attuazione delle normative comunitarie. Presieduta da Ursula von der Leyen, la Commissione guida la legislazione in ambito digitale e tutela gli interessi europei promuovendo l’innovazione e la sicurezza online.
L’iniziativa di inquadrare WhatsApp come piattaforma di grandi dimensioni nel contesto del Digital Services Act rientra nella strategia più ampia dell’UE volta a regolare i giganti della tecnologia, garantendo trasparenza, sicurezza e rispetto dei diritti digitali degli utenti europei. Tra le priorità di questa Commissione vi è proprio la salvaguardia di un mercato digitale equo e responsabile, che limiti la diffusione di contenuti dannosi e promuova la fiducia nel mondo virtuale.