Acchiapparella è uno di quei giochi che ci accompagna da sempre. Facile, attivo, e non serve praticamente nulla per iniziare.
Per giocare ad acchiapparella, uno viene scelto come “quello che sta sotto” e deve rincorrere gli altri per prenderli toccandoli con la mano.
Insomma, basta poco: si corre, si ride, e si passano minuti (o anche ore) a divertirsi insieme.
Non a caso, resta perfetto per ogni occasione all’aperto o dove ci sia spazio per muoversi.

Serve solo un po’ di energia e voglia di muoversi. Nessuna età è esclusa e non c’è davvero un limite preciso al numero di partecipanti.
Chi non ricorda la tensione e la gioia di correre per non farsi prendere?
E magari, ogni tanto, diventare proprio l’inseguitore del gruppo!
Numero di Giocatori | Livello di difficoltà | Materiali | Durata |
---|---|---|---|
3 o più | Basso | Nessuno | 10-30 minuti |
Contenuti
Regole Fondamentali di Acchiapparella

Acchiapparella mette in movimento tutti, nessuno escluso. Le regole sono poche e servono a rendere la partita chiara e sicura per tutti.
Obiettivo del Gioco
Lo scopo è semplice: scappare dall’inseguitore e non farsi toccare, cioè “acchiappare”.
L’inseguitore deve correre dietro agli altri e provare a prenderli.
Non ci sono punti o punteggi.
Il gioco va avanti finché qualcuno viene preso.
Chi viene toccato diventa il nuovo inseguitore.
Tutto si svolge in un’area ben definita, spesso all’aperto o comunque in uno spazio ampio e sicuro.
Il bello sta nella velocità, nell’attenzione e nella sfida di riuscire a catturare qualcuno mentre tutti cercano di scappare.
Se si gioca alla versione a catena, chi viene preso si unisce all’inseguitore e la catena pian piano si allunga.
Ruoli dei Giocatori
All’inizio si sceglie insieme chi inizia “sotto”, cioè l’inseguitore.
Di solito si fa una conta o si tira a sorte, così è più equo.
Gli altri sono i fuggitivi.
L’inseguitore deve inseguire e toccare gli altri.
Gli altri corrono, zigzagano e cercano di non farsi prendere.
Appena qualcuno viene toccato, i ruoli si invertono: il nuovo “sotto” parte subito all’inseguimento.
Nella variante a catena, chi viene preso si unisce all’inseguitore e si gioca insieme, formando una specie di “trenino” che cerca gli altri.
Così il gioco diventa ancora più movimentato.
Inizio e Fine della Partita
Per iniziare, si sceglie l’inseguitore con una conta veloce.
Tutti si dispongono nell’area scelta, che deve avere confini ben chiari, così nessuno scappa troppo lontano.
Al via, i fuggitivi corrono e l’inseguitore parte all’attacco.
Il gioco non ha un tempo preciso: si va avanti finché ci si diverte, oppure quando tutti sono stati presi almeno una volta.
Se si vuole, si possono segnare punti su quanti bambini ogni inseguitore riesce a catturare prima di cambiare ruolo.
Però, spesso la soddisfazione vera sta solo nel correre e ridere insieme.
Struttura del Campo e Modalità di Gioco

Per giocare a Acchiapparella serve solo un po’ di organizzazione.
Lo spazio va scelto con attenzione e il bello è che il gioco si adatta a tutte le età, basta cambiare qualche dettaglio.
Allestimento dell’Area di Gioco
Si parte scegliendo un’area aperta e sicura, senza pericoli come buche o oggetti duri.
Cortili, prati o una palestra vanno benissimo.
Lo spazio deve essere abbastanza grande per muoversi, ma non troppo dispersivo.
Così nessuno si sente escluso o si stanca subito.
Per i più piccoli, meglio segnare bene i confini con linee o birilli.
A volte si usano “spazi sicuri” dove chi scappa può fermarsi per qualche secondo.
Non serve altro: basta che l’area sia chiara e sicura.
Varianti e Modifiche delle Regole
Le regole di Acchiapparella si possono cambiare facilmente.
Dipende da quanti siamo o da come vogliamo giocare.
A volte si gioca tutti contro uno, altre volte si fanno due squadre: una insegue, l’altra scappa.
In alcune versioni, chi viene toccato diventa subito l’inseguitore.
In altre, si resta “congelati” e serve l’aiuto di un compagno per tornare in gioco.
A volte si aggiungono ostacoli o si cambia la durata delle partite.
Le modifiche tengono alta l’attenzione e fanno partecipare tutti.
Adattamenti per Età Diverse
Con i bambini dell’infanzia, il campo dev’essere piccolo e i tempi brevi.
Spesso gli adulti spiegano le regole e controllano che nessuno si faccia male.
I più piccoli preferiscono regole semplici e turni veloci.
Per la scuola primaria, si può usare uno spazio più grande e regole un po’ più articolate.
A questa età, si può giocare in squadra, collaborare e rispettare i ruoli.
Se il gruppo è numeroso, si può dividere in più sottogruppi così tutti giocano davvero.
Benefici e Importanza Sociale di Acchiapparella

Acchiapparella non è solo divertimento, anche se quello non manca mai.
Mentre giochiamo, ci alleniamo fisicamente e impariamo a stare insieme agli altri.
Sviluppo Fisico e Velocità
Acchiapparella ci fa correre, saltare e cambiare direzione in fretta.
Questi movimenti aiutano le gambe a diventare più forti e ci abituiamo a muoverci velocemente.
La velocità è fondamentale per scappare o inseguire.
Più si gioca, più si diventa rapidi e pronti a reagire.
Correndo spesso, la resistenza cresce e si può giocare più a lungo senza stancarsi troppo.
Questo torna utile anche in altre attività, come la ginnastica o altri sport.
Resistenza e Coordinazione
Durante il gioco, bisogna cambiare direzione e velocità in un attimo.
Così si migliora la coordinazione, cioè la capacità di muovere tutto il corpo in modo preciso.
Ecco qualche beneficio in più:
Beneficio | Descrizione |
---|---|
Resistenza | Riusciamo a correre più a lungo senza fatica |
Coordinazione | Evitiamo gli ostacoli e ci muoviamo con più sicurezza |
Reattività | Rispondiamo più rapidamente ai cambiamenti del gioco |
Questa combinazione di resistenza e coordinazione non serve solo nel gioco.
Aiuta anche nella vita di tutti i giorni, tipo quando bisogna muoversi in mezzo alla gente o fare sport.
Favorire la Socializzazione
Acchiapparella è un gioco di gruppo che ci insegna a rispettare le regole.
Bisogna ascoltare gli altri, accettare quando tocca a noi “stare sotto” e collaborare per rendere il gioco più divertente.
Queste esperienze ci aiutano a migliorare la socializzazione.
Impariamo a fare amicizia e a capire quanto sia importante stare insieme.
Durante il gioco ci capita anche di gestire emozioni come la vittoria, la sconfitta o la frustrazione.
Queste capacità servono anche fuori dal gioco, nella vita di tutti i giorni.
Confronto con Altri Giochi Tradizionali

Acchiapparella si distingue per il suo ritmo veloce e le regole semplici.
È un gioco che mette alla prova la velocità e la concentrazione, coinvolgendo tutti.
Differenze da Nascondino
In Acchiapparella, uno è scelto come inseguitore e deve acchiappare gli altri correndo.
A differenza di Nascondino, qui non ci si nasconde: si corre in uno spazio aperto e la velocità conta tantissimo.
In Nascondino, invece, si gioca a nascondersi e a cercare.
La strategia è non farsi trovare, non serve correre ma saper scegliere il posto giusto e restare in silenzio.
Un dettaglio interessante: Acchiapparella finisce quando l’inseguitore tocca qualcuno, mentre in Nascondino si va avanti finché tutti non vengono trovati o “salvati”.
Questo rende i due giochi molto diversi, sia come durata che come atmosfera.
Relazione con Giochi come Campana e Scalpo
Acchiapparella si gioca soprattutto correndo e cercando di non farsi prendere.
La Campana, invece, ruota attorno al salto in spazi numerati disegnati per terra. Qui non si corre dietro a nessuno, ma serve equilibrio e un po’ di coordinazione.
Scalpo è più vicino ad Acchiapparella, perché spesso c’è una sfida diretta: qualcuno corre, qualcun altro cerca di prendere un oggetto, tipo un fazzoletto.
Però, a differenza di Acchiapparella, in Scalpo lo scopo può essere recuperare qualcosa o raggiungere una base. Non è proprio la stessa cosa, ma la tensione è simile.
Acchiapparella resta comunque più immediato, senza turni fissi come nella Campana o in Scalpo.
L’interazione tra i giocatori è continua, e forse è proprio questo che lo rende così coinvolgente.
Acchiapparella in Contesti Moderni
Oggi Acchiapparella si vede ancora nei cortili delle scuole e nei parchi. Anche se ormai i giochi digitali vanno per la maggiore, questo classico non sembra voler sparire.
Forse è proprio perché non serve nessuna attrezzatura. Si può improvvisare ovunque, basta un po’ di spazio e voglia di correre.
A molti piace per il lato sociale, e va detto che chiunque può buttarsi nel gioco senza sentirsi escluso. Nelle lezioni di educazione fisica, spesso diventa una scusa per muoversi e imparare a collaborare.
A volte spuntano regole nuove, magari una zona sicura o più inseguitori. Così il gioco resta fresco, e non annoia mai, anche se il gruppo è bello grande.