Chi non si ricorda il gioco della campana? Qualcuno lo chiama anche Il Gioco del Mondo, e per tanti di noi è stato uno dei passatempi preferiti nei pomeriggi all’aperto.
È un gioco semplice, niente di complicato: basta un po’ di gesso, un sassolino e la voglia di saltare da una casella all’altra, cercando di non perdere l’equilibrio.
Per giocare, si disegnano le caselle numerate a terra, si lancia un sassolino in ordine e si salta seguendo il percorso, senza mai toccare le linee.

A prima vista sembra facile, ma serve attenzione e un po’ di destrezza.
È perfetto per i più piccoli, ma anche per chi vuole riscoprire i giochi di una volta.
La campana è un modo semplice per stare insieme, muoversi e divertirsi senza smartphone o tablet.
Numero di Giocatori | Livello di difficoltà | Materiali | Durata |
---|---|---|---|
1-4 | Facile | Gessetto, sassolino/piattina | 10-30 minuti |
Contenuti
Storia e Origini del Gioco della Campana

Il gioco della Campana ha origini davvero antiche.
Nel tempo ha cambiato nomi, regole e significati in giro per il mondo.
Dalla Roma Antica alle piazze di oggi, la sua storia è piena di curiosità.
Ha subito tante influenze diverse, e non è mai davvero scomparso.
Antica Roma e le sue influenze
Pare che già nell’Antica Roma si giocasse a qualcosa di simile, chiamato gioco dello zoppo o gioco del claudus.
I soldati lo usavano per allenarsi a stare in equilibrio su una gamba sola.
Vicino al Foro Romano c’erano campi dove giovani e adulti saltavano su figure disegnate a terra.
Alcuni storici dicono che anche gli Egizi praticassero un gioco simile, ma le prove più solide arrivano dall’epoca romana.
Le regole erano facili, quindi il gioco piaceva sia ai bambini che ai giovani soldati.
Era un modo divertente per allenarsi e socializzare.
Diffusione in tutto il mondo
Col passare dei secoli, la Campana si è diffusa ovunque, cambiando nome a seconda del paese.
Paese | Nome del gioco |
---|---|
Francia | Marelles |
Germania | Tempelhupfen |
Inghilterra | Hopscotch |
India | Ekaria Dukaria |
Le regole non sono sempre identiche, ma il concetto resta lo stesso: saltare su una gamba sola lungo un percorso disegnato.
In certi posti si usa una pietra, in altri un oggetto qualsiasi.
La diffusione è stata aiutata dai commerci e dagli scambi tra popoli.
Evoluzione verso il Gioco Moderno
Oggi la Campana si gioca ancora, soprattutto nei cortili delle scuole e nelle piazze.
Il gioco è rimasto semplice, ma si è adattato ai tempi.
Molti lo associano ai nonni, ma in realtà è perfetto anche per i bambini di oggi.
Le versioni moderne possono essere più colorate o con regole nuove, ma il cuore resta lo stesso.
Campana significa movimento, amicizia e un po’ di sana competizione.
Regole Fondamentali e Materiali Necessari

Per giocare a Campana, bastano poche regole e materiali facili da trovare.
Prima di partire, meglio controllare di avere tutto e che lo spazio sia sicuro, sia fuori che dentro casa.
Disegno delle caselle sul terreno
Si parte disegnando le caselle.
Di solito si fanno da 7 a 10 rettangoli o quadrati, in fila o a due a due, a formare la classica “campana”.
Ogni casella va numerata in modo chiaro, dall’1 in basso fino all’ultima in alto.
Le linee devono essere ben visibili, ma non troppo spesse.
Per disegnare su marciapiedi o cortili, il gesso colorato è la scelta migliore.
Se si gioca al chiuso, si può usare nastro adesivo, tappetini o anche tavolette di legno.
L’importante è che nessuno scivoli e che il percorso sia stabile.
Materiali indispensabili per giocare
Non serve chissà cosa.
Ecco l’essenziale:
- Un gessetto (o nastro, se si è dentro) per disegnare le caselle.
- Un sasso piccolo e piatto per ogni giocatore, da lanciare nelle caselle.
- Spazio sufficiente per saltare senza rischi.
Ogni giocatore deve avere il suo sasso.
Se non ci sono sassi, vanno bene anche una moneta grande o un tappo.
Il sasso non deve essere troppo pesante, altrimenti rovina il disegno o si sposta facilmente.
Preparazione prima dell’inizio
Prima di cominciare, diamo un’occhiata al percorso.
La superficie deve essere pulita, le caselle visibili e niente ostacoli nei paraggi.
I giocatori si mettono in fila e scelgono l’ordine di partenza.
Ognuno tiene il proprio sasso e si ripassano le regole principali: niente piedi sulle linee, si salta su una gamba sola tranne che nei riquadri doppi, dove si possono usare entrambi i piedi.
Ripetiamo le regole ad alta voce, così nessuno si dimentica nulla.
A questo punto, si può davvero iniziare a giocare!
Come Si Gioca a Campana: Svolgimento e Regole di Base

Campana, o Il Gioco del Mondo, ha regole semplici ma bisogna stare attenti.
È un gioco fisico, che mette alla prova equilibrio e concentrazione.
Movimenti e posizioni dei giocatori
Si può giocare da soli o in compagnia, uno alla volta.
Ognuno ha il suo turno e il proprio sassolino, chiamato anche “amen”, da lanciare nella prima casella senza toccare le linee.
Per andare avanti, si salta su una gamba sola nelle caselle singole.
Nei riquadri doppi, si appoggiano entrambi i piedi, uno per casella.
Serve attenzione per non perdere l’equilibrio e per non far uscire il sasso dal quadrato.
Alcune varianti chiedono di chiudere gli occhi quando si lancia, o di saltare a piedi uniti, ma la regola base è sempre: mai toccare le linee.
Le fasi del gioco e i turni
A turno, ognuno lancia il proprio amen nella casella corretta.
Se il lancio va a buon fine, si percorre il tracciato saltando, si raccoglie il sasso e si torna indietro, sempre senza toccare i bordi.
Se si sbaglia, il turno passa subito a chi viene dopo.
Se si riesce a completare tutte le caselle, si ricomincia dal numero successivo.
Serve concentrazione per non perdere l’equilibrio, soprattutto quando si è stanchi o emozionati.
Quando si arriva alla casella “cielo”, di solito alla fine, si può fare una piccola pausa prima di tornare indietro.
Vittoria e fine del gioco
Si vince completando tutto il percorso senza errori e conquistando le caselle una dopo l’altra.
A volte, in gruppo, la casella può essere “personalizzata” e nessun altro la usa più.
Tabella: Condizioni di Vittoria
Azione | Risultato |
---|---|
Completamento di tutte le caselle | Vittoria |
Uscita del sasso dal riquadro | Perdita del turno |
Tocco delle linee col piede/sasso | Perdita del turno |
Il gioco termina quando qualcuno ha conquistato tutte le caselle, oppure quando tutti hanno fatto almeno un giro completo.
In certe versioni, l’ultimo giro si fa a occhi chiusi o con qualche sfida in più, giusto per rendere il tutto ancora più divertente.
Varianti e Curiosità sulla Campana

La Campana ha mille nomi e altrettante versioni, sparse un po’ ovunque nel mondo. Cambiano le regole, cambiano i disegni, ma il gioco resta sempre quello—saltare e divertirsi.
Le versioni internazionali
In altri paesi, la Campana si trasforma anche nel nome. In Francia la chiamano marelles, in Inghilterra è hopscotch, e in Germania la conoscono come Tempelhupfen.
Le regole? Beh, si somigliano, ma qualche dettaglio cambia sempre. Ad esempio, nella versione inglese spesso ci sono più caselle, anche dieci, e alcune sono affiancate mentre altre sono in fila.
In Francia, con la marelle, il sasso non deve toccare le linee, ma le griglie sono più fantasiose: a volte sembrano una croce, altre una spirale. In India esiste la variante ekaria dukaria, con regole simili ma adattate alle tradizioni locali.
Nonostante tutte queste differenze, il cuore del gioco rimane: si salta sulle caselle e si raccoglie il sasso. È curioso come, cambiando paese, il gioco resti sempre riconoscibile.
Varianti regionali italiane
Anche in Italia, la Campana si presenta in mille modi diversi. In alcune zone si chiama gioco dello zoppo, in altre semplicemente la campana, e il numero di caselle varia: sei, sette, dieci, dipende da dove ti trovi.
Al Sud, certe caselle hanno nomi come “paradiso” e “inferno”, e spesso c’è qualche regola in più. In altre regioni, invece, la griglia può essere tutta a zig-zag, o fatta di quadrati in fila.
A volte si aggiungono sfide, tipo saltare su un piede solo o cambiare direzione a metà percorso. In certi casi, vince chi arriva in fondo per primo o chi riesce a non toccare mai le linee—non è mai così semplice come sembra!
Campana nei giochi tradizionali
La Campana spunta spesso quando si parla di giochi tradizionali all’aperto. È un classico, un po’ come il nascondino o altri passatempi che si facevano tra amici.
A volte, durante le feste di paese, c’erano vere e proprie gare di Campana. I bambini si radunavano per sfidarsi in partite che sembravano non finire mai.
In alcune zone, questo gioco era scelto soprattutto dalle bambine. In altre, invece, tutti si buttavano nella mischia senza pensarci troppo.
Ancora oggi, in tanti paesi, ci sono varianti della Campana che vengono insegnate a scuola durante educazione fisica. Forse non tutti i bambini la conoscono, ma chi ci gioca si diverte sempre.
Qui sotto c’è una tabella con alcuni giochi tradizionali che spesso si trovano nello stesso contesto della Campana:
Gioco | Descrizione breve |
---|---|
Campana | Salto tra caselle numerate |
Nascondino | Nascondersi e cercare gli amici |
Corsa coi sacchi | Correre saltando in un sacco |
Mondo | Variante simile alla Campana |