Il Gioco dei Mimi è uno di quei passatempi che non stanca mai, perfetto per una serata tra amici o un pomeriggio in famiglia. Uno di noi pesca una parola o una frase e deve farla indovinare agli altri solo con gesti e movimenti, niente parole.
Questo crea situazioni spesso esilaranti. È quasi impossibile non ridere mentre si cerca di interpretare o indovinare le stranezze che vengono fuori.

Chi ama i giochi di società ma non vuole regole complicate trova qui la soluzione ideale. Il bello è che si può adattare davvero a tutti: basta scegliere parole più o meno difficili in base a chi gioca.
Serve solo qualche foglietto e un po’ d’immaginazione. Si parte subito, senza troppi preparativi.
Numero di Giocatori | Livello di difficoltà | Materiali | Durata |
---|---|---|---|
4 (min) – illimitati | Facile | Bigliettini, penne, timer | 20-40 min |
Contenuti
Regole di Base per Giocare a Il Gioco dei Mimi

Le regole sono davvero semplici, e forse è proprio questo che rende il gioco così immediato. Basta un po’ di organizzazione all’inizio e si entra subito nel vivo.
Preparazione del Gioco
Serve uno spazio dove tutti possano vedere bene chi mima. Si scrivono parole, titoli di film, animali o mestieri su foglietti.
Tutti i bigliettini vanno in un contenitore, magari un cappello. L’importante è che nessuno sbirci prima del tempo.
Si decide l’ordine di gioco, magari tirando a sorte. Ogni squadra dovrebbe avere lo stesso numero di persone, se possibile.
Un timer o una clessidra sono utili per tenere il tempo: di solito si danno 1 o 2 minuti a turno.
Divisione delle Squadre
Almeno due squadre, meglio se equilibrate come numero. Se il gruppo è grande, si possono fare più squadre per rendere tutto più vivace.
Le squadre si siedono separate. Tocca a una squadra? Uno dei suoi pesca un biglietto e inizia a mimare.
Gli altri della stessa squadra urlano le risposte, cercando di indovinare prima dello scadere del tempo. Chi mima non può parlare, scrivere, né fare versi, ma può indicare con le mani quante parole ci sono o quale sta mimando.
Obiettivo del Gioco
L’obiettivo? Indovinare più parole possibili. Ogni parola indovinata vale un punto.
Alla fine dei turni, chi ha più punti vince. Bisogna essere rapidi a indovinare, ma serve anche un buon mimo che sappia farsi capire solo con i gesti.
Niente parole, niente suoni, niente scritte. Solo movimenti e espressioni: sembra facile, ma non sempre lo è!
Come Si Svolge una Partita a Il Gioco dei Mimi

Il Gioco dei Mimi è un passatempo che mette alla prova la fantasia e la capacità di comunicare senza parole. Ogni partita è diversa, e spesso le idee più strane sono quelle che funzionano meglio.
Fasi del Gioco
Si parte preparando i foglietti con parole o frasi e la clessidra. Bastano almeno quattro persone.
I foglietti si mescolano e finiscono in un contenitore. Chi inizia? Spesso il più giovane, ma si può anche decidere con una sfida veloce.
Il giocatore di turno pesca un foglietto senza mostrarlo a nessuno. Quando tutti sono pronti, il mimo comincia.
Gli altri osservano e provano a indovinare. Il turno dura poco, giusto il tempo segnato dal timer.
Poi si passa al prossimo giocatore. Il ritmo è veloce, non c’è tempo per distrarsi.
Mimare Parole e Frasi
Qui serve fantasia. Non si parla, non si scrive, niente suoni.
Solo gesti, espressioni e magari qualche movimento buffo. Se la parola è difficile, si può provare a dividerla in parti e mimarle una dopo l’altra.
Per esempio, “lavatrice”: prima si mima il lavare, poi una macchina. Niente labiale, niente disegni: solo gesti.
A volte, se la mimica è particolarmente buffa o creativa, si può decidere di dare punti extra. I bambini, poi, inventano sempre qualcosa di nuovo.
Indovinare il Titolo Proposto
Quando qualcuno mima, tutti gli altri si concentrano per capire di cosa si tratta. Ognuno può provare a indovinare quante volte vuole.
Chi arriva per primo vince il punto o magari il diritto di mimare al turno dopo. In alcune versioni, si tiene il punteggio su una lavagna.
Se nessuno indovina entro il tempo, il turno finisce e si passa oltre. Questo mantiene il gioco scorrevole e allegro.
Certe parole sono facilissime, altre sembrano impossibili. Ma è proprio questo il bello.
Durata di una Partita
La durata dipende da noi: può bastare una decina di minuti o si può andare avanti per ore. Tutto dipende da quanti siamo e da quanto tempo abbiamo.
Tabella Esempio Durata Partita:
Numero Giocatori | Tempo Stimato |
---|---|
4-6 | 20-30 minuti |
7-10 | 30-60 minuti |
10+ | 1 ora o più |
Si può decidere prima quanti turni fare o fissare un tempo massimo. In famiglia o tra amici, si adatta facilmente al tempo che c’è.
Varianti e Giochi Simili a Il Gioco dei Mimi

Ci sono giochi che funzionano un po’ come Il Gioco dei Mimi, magari cambiando solo qualche regola. A volte basta un piccolo dettaglio per trasformare il gioco.
Cosa Sono Io e Giochi Correlati
Cosa Sono Io è una variante dove bisogna indovinare chi o cosa si è, ma usando domande invece dei gesti. Di solito si mette un biglietto sulla fronte con scritto un animale, un oggetto o un personaggio.
A turno si fanno domande, e gli altri rispondono solo con “sì” o “no”. Vince chi indovina con meno tentativi.
Ci sono anche giochi come Indovina Chi?, dove bisogna scoprire un personaggio misterioso, oppure Charades, che è praticamente il mimo in versione inglese.
Indovina il Disegno: Differenze e Somiglianze
Indovina il Disegno cambia tutto: qui si disegna invece di mimare. Uno disegna un oggetto o una scena, e gli altri cercano di indovinare il più in fretta possibile.
Non serve essere artisti, anzi, spesso i disegni più strani rendono il gioco più divertente. Anche qui, niente parole.
Ecco una tabella semplice:
Gioco | Azioni per comunicare | Si può parlare? |
---|---|---|
Mimo | Gesti | No |
Indovina il Disegno | Disegni | No |
Taboo, Dixit, Monopoli e Risiko nel Contesto dei Giochi di Società
Taboo è simile, ma si usano le parole per far indovinare, con la difficoltà di non poter dire certe parole “vietate”. Bisogna ingegnarsi!
Dixit invece gira tutto attorno alle immagini e all’immaginazione: si racconta una frase per suggerire una carta illustrata, e gli altri devono indovinare quale sia.
Monopoli e Risiko sono tutt’altra cosa: qui si parla di strategia, soldi finti, territori, non di gesti o creatività. Però, diciamolo, sono sempre grandi classici per una serata in compagnia.
Consigli e Benefici del Gioco dei Mimi

Il Gioco dei Mimi è uno di quei passatempi che stimolano la fantasia e ci fanno vedere le cose da un altro punto di vista. Porta allegria, ci fa pensare in modo diverso e, alla fine, ci unisce davvero come gruppo.
Allenare la Mente e la Creatività
Mimare senza parlare ci mette davanti alla sfida di comunicare in modi nuovi. Gesti, movimenti, espressioni: tutto prende il posto delle parole.
Questo tipo di gioco ci costringe a osservare davvero gli altri. Spesso si finisce per imparare dai mimi altrui, anche senza volerlo.
Il Gioco dei Mimi fa bene pure alla memoria. Bisogna ricordare regole, parole da mimare, e quei gesti che sembrano funzionare meglio.
Nei bambini, stimola l’immaginazione. Li aiuta anche a trovare soluzioni al volo, senza troppo pensarci su.
Per gli adulti? È un modo semplice per rilassarsi e tenere la mente sveglia. A volte lo si usa per rompere la noia o, perché no, come piccolo esercizio per chi ama il teatro e la recitazione.
Suggerimenti per Divertirsi con le Squadre
Giocare a squadre rende il mimo ancora più interessante. Dividiamoci in gruppi uguali, così ognuno ha la sua occasione di mimare e indovinare.
Possiamo preparare una lista di parole, scegliendo tra semplici o difficili. Dipende dall’età dei partecipanti, ovviamente.
Meglio stabilire un tempo massimo per ogni mimo, tipo 1 o 2 minuti. Così il ritmo resta vivace e nessuno si annoia.
Cambiare il capo squadra a ogni turno può essere una bella idea. In questo modo, tutti possono provare a guidare il gruppo.
Non dimentichiamoci di tifare per la nostra squadra, anche quando sbaglia. Alla fine, è il divertimento che conta.
Attenzione a non usare oggetti o parole mentre si mima. Rispettare le regole base spinge davvero tutti a usare la fantasia e mettersi alla prova.